mercoledì 3 dicembre 2008

I cinquant'anni di Cantacronache



Sul finire di questo 2008 in cui cade il cinquantenario, due parole ed un paio di libri dedicati a Cantacronache. Cantacronache fu la meravigliosa avventura politico-musicale (per parafrasare il titolo del libro scritto da diversi protagonisti del movimento), che alla fine degli anni Cinquanta irruppe sulla scena musicale. Anche se breve (Torino, 1958-1962), l'esperienza Cantacronache segnò in modo indelebile la storia della canzone d'autore e politica: per la prima volta, musicisti, letterati ed  intellettuali dichiararono guerra alla "canzone gastronomica" per inseguire la "canzone intelligente", una canzone che affrontasse l'attualità, i problemi dei lavoratori, la politica nazionale ed estera. Una canzone immediata ma colta, vivace ma illuminata. Sembrava difficile, ma ci riuscirono, con uno sguardo al modello francese (dove i vari Prévert prestavano da tempo i versi alle canzoni), a quello tedesco (B & W e non solo), e al patrimonio immenso della canzone di protesta anarchica e socialista, con la quale tesero un ideale filo rosso di eredità, di recupero e di continuazione. 
Sergio Liberovici, Michele L. Straniero, Fausto Amodei, Emilio Jona, Italo Calvino, Margot e tanti altri, hanno lasciato un prezioso patrimonio artistico, quest'anno omaggiato da numerose iniziative. Diversi eventi musicali, tra quali ricordiamo l'indimenticabile serata al Mittelfest '08, nella suggestiva cava di Cividale del Friuli (a questa pagina una serie di belle foto
 http://flickr.com/photos/27814522@N04/2697117726/in/photostream/), che stasera, con un cast in parte diverso verrà proposta alla Maison Musique di Rivoli (To), nel ricordo di Franco Lucà, indimenticabile fondatore del Folk Club. Interverranno, tra gli altri, Giovanni Strani
ero ed Enrico de Angelis
Per quel che riguarda le note di carta, sono usciti per Editrice Zona due titoli:
Cantacronache: i 50 anni della canzone ribelle, di Giovanni Straniero e Carlo Rovello, una serie di interviste, di documenti e di testimonianze sull'eredità di Cantacronache e di M. Straniero. 
A novembre è uscito invece Fausto Amodei. Canzoni di satira e di rivolta, di chi scrive, sulle canzoni dell'irriverente architetto torinese autore di Per i morti di Reggio Emilia (e di tante altre). Il libro contiene la mia analisi dell'approccio musicale e poetico di Amodei attraverso le fasi della sua carriera di cantautore politico, un piccolo ma interessantissimo saggio sulla traduzione ritmica dello stesso Fausto, la (dettagliatissima) discografia compilata da Enrico de Angelis e il bel regalo che ci ha fatto Sergio Staino: un fumetto ispirato a padreterno@aldilà.com, canzone di Amodei (2005).
I libri sono stati presentati alla scorsa edizione del Premio Tenco insieme al libro di Maurizio Bettelli (di cui parleremo) sulle canzoni di Woody Guthrie all'interno del dibattito "Dal '58 al '68".

Buon Cantacronache a tutti.


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