mercoledì 8 aprile 2009

Terremoto, musica, silenzio

L'altro giorno pensavo di scrivere un lungo intervento sulla canzone francese. Poi la tragedia che in questo momento affligge l'Abruzzo mi ha fatto preferire il silenzio. A volte però la musica sussurra, lenisce, convoglia il sentire e le emozioni, soprattutto quando non sai cosa dire, troppa tristezza, troppo dolore.

Lascio qui le parole del cantastorie (forse uno degli ultimi della sua specie) Franco Trincale, un lamento per analoga disgrazia in terra di Sicilia...
Le cose si ripetono, il tempo passa, ma sempre impreparati ed incapaci siamo.



O Signore, Signore, Signore!
E guardali sti creaturi
sono figli di lu cielu
senza luogo e senza pani
sono i terremotati siciliani.

Ci hanno dato una coperta
un biglietto 'nta li manu
l'hanno messi nel diretto
l'han mandati a Milanu
sono i terremotati siciliani.

Ascoltate o signor Presidenti
e sentitilu chistu lamento
voi siete in vacanza
iddi sono ancora senza
senza luogo e senza pani
sono i terremotati siciliani.

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